Restituire lavoro e salario...

Comunicato
Sabato 13 Settembre 2008
Rifondazione - Federazione di Cagliari

Rifondazione Comunista - Restituire lavoro e stipendio al personale dei servizi di pulizia, giardinaggio e facchinaggio della Regione.

Per il P.R.C. - Sinistra Europea si deve immediatamente riattivare la vertenza del personale dei servizi della Regione. Una vicenda, questa, che rappresenta emblematicamente il tentativo di nascondere le inefficienze e gli sprechi della Amministrazione Pubblica colpendo dignità, salari e lavoro del personale più debole, quello delle imprese d'appalto delle pulizie, giardinaggio e facchinaggio.
L'attacco ingiustificato ai lavoratori dei servizi in appalto è un dato generale che attraversa tutte le Amministrazioni, quelle statali, regionali e locali e le grandi società pubbliche ( Ferrovie, ENEL, e Poste comprese). Dalla Sardegna deve partire un "basta" definitivo al nuovo sfruttamento del lavoro. Questa la conclusione dell'incontro, affollatissimo, promosso da Rifondazione Comunista con il personale delle imprese di pulizia, sia quello in cassa integrazione, a rischio di espulsione definitiva dal sistema dei servizi, sia quello rimasto ancora impiegato nelle imprese vincitrici dell'appalto per gli uffici della regione. Personale sotto-pagato e che, ormai da mesi, si ritrova con metà degli orari di servizio e metà dello stipendio, e con un metraggio di spazi da pulire di gran lunga superiore a quello sopportabile per una sola unità lavorativa.Su questo terreno deve essere promossa una offensiva culturale, politica e sindacale per la difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori. Non basta esprimere solidarietà o comprensione umana. Con la riduzione delle dotazioni finanziarie e di bilancio è stato dato un duro colpo al lavoro di centinaia di persone e al reddito di centinaia di famiglie. Un vero disastro sociale. Rifondazione Comunista ritiene che le gare d'appalto fatte, e quelle previste con questa filosofia di contenimento a danno dei diritti, debbano essere immediatamente verificate e se necessario ripetute. La legge consente ogni intervento utile in questa direzione.Al risultato , veramente modesto sul piano del contenimento della spesa, tutto pagato, ancora una volta, con il sacrificio dei più deboli sul piano sociale e del reddito, corrisponde anche un grave peggioramento della qualità del servizio, determinando i presupposti per la violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro, tanto che pare che negli uffici della Presidenza e dell'Assessorato responsabile si sia organizzato, in via esclusiva e diversamente da altre parti, un servizio aggiuntivo. Un procedere amministrativo incomprensibile, inefficiente e anche moralmente inaccettabile.

Rifondazione richiama l'Amministrazione e, in particolare, l'Assessorato degli Enti locali a:
1. garantire la qualità dei servizi, che si riferiscono al mantenimento dei locali degli uffici tutti in condizione di salubrità, nel rigoroso rispetto delle previsioni di cui alla legge 626/94 in materia di sicurezza;
2. assicurare carichi di lavoro in capo agli operatori rispettosi, non solo delle normative contrattuali, ma anche della dignità e delle possibilità delle persone;
3. salvaguardare occupazione e reddito alle lavoratrici e ai lavoratori. Si tratta di circa 700 unità, prevalentemente donne con carichi familiari particolarmente pesanti, che rischiano, qualora si continuasse a procedere così, di essere private definitivamente del lavoro o, nel migliore dei casi, di metà della retribuzione quando il costo della vita va raddoppiando.

Rifondazione ricorda che l'articolo 6 della ultima legge finanziaria regionale dispone norme in grado di risolvere definitivamente i problemi dei lavoratori in cassa integrazione o disoccupati provenienti da stati di crisi occupazionale. Pertanto, subito la conferenza e il piano per l'occupazione per dare una risposta immediata e concreta al disagio di vita di queste/i, e altri, lavoratrici e lavoratori.