Eletta la nuova Segreteria Provinciale

Comunicato del 4 Ottobre 2008

Venerdì 3 Ottobre 2008 si è riunito il Comitato Politico Federale del Partito della Rifondazione Comunista della Federazione di Cagliari.

A grande maggioranza è stata eletta la nuova Segreteria Provinciale che è composta dai compagni:

Mariano Strazzeri - Segretario e responsabile area Lavoro
Giustina Cogodi - responsabile area Organizzazione
Davide Serra - responsabile area Ambiente
Carla Madeddu - responsabile area Urbanistica e Territorio
Michele Piras -Jr - responsabile area Informazione ed Eventi
Marina Barranu - responsabile area Cultura e Associazionismo
Antonio Dessì - responsabile area Enti Locali

Farà parte della segreteria ( di diritto ) anche il Tesoriere Provinciale Mario Carta.

Il Comitato Federale ha, inoltre, ribadito il proprio impegno sul versante delle iniziative politiche che contraddistingueranno il partito per tutto l’autunno. Ricordiamo brevemente la consultazione referendaria del 5 Ottobre, la Manifestazione Nazionale dell’11 Ottobre a Roma, il convegno sulla Rinascita del 18 Ottobre a Nuoro con Gennaro Migliore, il convegno sulla Democrazia e sull’Autonomia a Cagliari con Fausto Bertinotti ed infine il Congresso Regionale del PRC previsto per la prima settimana di Novembre.

(PRC) Strazzeri: salviamo Tuvixeddu!

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Cagliari
Comunicato Stampa - 19/09/2008
La Federazione di Cagliari del PRC e' impegnata con tutti i propri circoli a promuovere, attivare e partecipare alla piu' generale mobilitazione per salvare tuvixeddu.

La necropoli di Tuvixeddu è uno dei più rilevanti siti archeologici del mediterraneo. La più grande e la più importante testimonianza di questo tipo della civiltà punico-romana in Europa. Un inestimabile patrimonio storico-culturale che concorre a fare di Cagliari una città unica.
E' incomprensibile che nel 2008 - nonostante cresca visibilmente tra il popolo sardo una nuova e convinta sensibilità verso l'intero nostro patrimonio archeologico - possa verificarsi una aggressione, a colpi di migliaia di metri cubi, su una realtà storico culturale tra le più importanti del mondo.
Una aggressione di cemento che sarebbe respinta in ogni altro paese civile. Tutto ciò è frutto delle scelte irresponsabili della Amministrazione Comunale di destra, che ha anteposto gli interessi di alcuni imprenditori alla possibilità di sviluppo della città. Va affermato, invece, il diritto dei cittadini cagliaritani a preservare la "necropoli di tuvixeddu", a vincolare l'area per una più nobile destinazione di testimonianza storica, di studio, di ricerca, di valorizzazione delle proprie origini. La Regione, la Provincia di Cagliari e il Comune devono difendere, con uguale convinzione, la storia e la cultura della città. Devono essere ricercate e trovate le strade più efficaci per sviluppare una azione comune, che risponda in modo risolutivo alle pretese dell'impresa, evitando di compromettere questa porzione di paesaggio urbano e i beni culturali in esso racchiusi con una edificazione intollerabile . Soprattutto deve essere chiamata a mobilitazione l'intera città, le forze politiche democratiche, le organizzazioni sociali e il sistema delle associazioni culturali e ambientaliste. Perchè queste battaglie sono battaglie di popolo. Chi oggi vorrebbe cancellare con cazzuola e cemento le conquiste culturali raggiunte dall'intera comunità sarda in materia di paesaggio e beni culturali deve trovare un muro di buone convinzioni e rassegnarsi ad avere di fronte un mondo cambiato in meglio. I diritti di tutti valgono un po' di più dei privilegi di pochi. Per questo la Federazione di Cagliari del PRC - Sinistra Europea è impegnata con tutti i propri circoli a promuovere, attivare e partecipare alla più generale mobilitazione per salvare "tuvixeddu".

Mariano Strazzeri - Segretario PRC-SE della Federazione di Cagliari


Restituire lavoro e salario...

Comunicato
Sabato 13 Settembre 2008
Rifondazione - Federazione di Cagliari

Rifondazione Comunista - Restituire lavoro e stipendio al personale dei servizi di pulizia, giardinaggio e facchinaggio della Regione.

Per il P.R.C. - Sinistra Europea si deve immediatamente riattivare la vertenza del personale dei servizi della Regione. Una vicenda, questa, che rappresenta emblematicamente il tentativo di nascondere le inefficienze e gli sprechi della Amministrazione Pubblica colpendo dignità, salari e lavoro del personale più debole, quello delle imprese d'appalto delle pulizie, giardinaggio e facchinaggio.
L'attacco ingiustificato ai lavoratori dei servizi in appalto è un dato generale che attraversa tutte le Amministrazioni, quelle statali, regionali e locali e le grandi società pubbliche ( Ferrovie, ENEL, e Poste comprese). Dalla Sardegna deve partire un "basta" definitivo al nuovo sfruttamento del lavoro. Questa la conclusione dell'incontro, affollatissimo, promosso da Rifondazione Comunista con il personale delle imprese di pulizia, sia quello in cassa integrazione, a rischio di espulsione definitiva dal sistema dei servizi, sia quello rimasto ancora impiegato nelle imprese vincitrici dell'appalto per gli uffici della regione. Personale sotto-pagato e che, ormai da mesi, si ritrova con metà degli orari di servizio e metà dello stipendio, e con un metraggio di spazi da pulire di gran lunga superiore a quello sopportabile per una sola unità lavorativa.Su questo terreno deve essere promossa una offensiva culturale, politica e sindacale per la difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori. Non basta esprimere solidarietà o comprensione umana. Con la riduzione delle dotazioni finanziarie e di bilancio è stato dato un duro colpo al lavoro di centinaia di persone e al reddito di centinaia di famiglie. Un vero disastro sociale. Rifondazione Comunista ritiene che le gare d'appalto fatte, e quelle previste con questa filosofia di contenimento a danno dei diritti, debbano essere immediatamente verificate e se necessario ripetute. La legge consente ogni intervento utile in questa direzione.Al risultato , veramente modesto sul piano del contenimento della spesa, tutto pagato, ancora una volta, con il sacrificio dei più deboli sul piano sociale e del reddito, corrisponde anche un grave peggioramento della qualità del servizio, determinando i presupposti per la violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro, tanto che pare che negli uffici della Presidenza e dell'Assessorato responsabile si sia organizzato, in via esclusiva e diversamente da altre parti, un servizio aggiuntivo. Un procedere amministrativo incomprensibile, inefficiente e anche moralmente inaccettabile.

Rifondazione richiama l'Amministrazione e, in particolare, l'Assessorato degli Enti locali a:
1. garantire la qualità dei servizi, che si riferiscono al mantenimento dei locali degli uffici tutti in condizione di salubrità, nel rigoroso rispetto delle previsioni di cui alla legge 626/94 in materia di sicurezza;
2. assicurare carichi di lavoro in capo agli operatori rispettosi, non solo delle normative contrattuali, ma anche della dignità e delle possibilità delle persone;
3. salvaguardare occupazione e reddito alle lavoratrici e ai lavoratori. Si tratta di circa 700 unità, prevalentemente donne con carichi familiari particolarmente pesanti, che rischiano, qualora si continuasse a procedere così, di essere private definitivamente del lavoro o, nel migliore dei casi, di metà della retribuzione quando il costo della vita va raddoppiando.

Rifondazione ricorda che l'articolo 6 della ultima legge finanziaria regionale dispone norme in grado di risolvere definitivamente i problemi dei lavoratori in cassa integrazione o disoccupati provenienti da stati di crisi occupazionale. Pertanto, subito la conferenza e il piano per l'occupazione per dare una risposta immediata e concreta al disagio di vita di queste/i, e altri, lavoratrici e lavoratori.